di Elisabetta Peruzzo
L’istituto è contemplato dal diritto di famiglia (Familienrecht) tedesco e costituisce il regime patrimoniale dei coniugi (ehelicher Güterstand) applicabile, in virtù dell’art. 1363 BGB (Bürgerliches Gesetzbuch, Codice civile tedesco), in mancanza di apposita convenzione matrimoniale (Ehevertrag), ovvero il regime patrimoniale legale (gesetzlicher Güterstand o gesetzliches Güterrecht).
Come spesso accade, il termine non ha una traduzione univoca. Nella giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea si parla di comunione limitata agli incrementi patrimoniali (v. C‑558/16) mentre la banca dati IATE lo definisce comunione differita delle acquisizioni patrimoniali.
Il lemma è tradotto anche come comunione degli utili e degli acquisti (Pons) o comunione degli incrementi patrimoniali (Dossier 3/NIS17003 sulla disciplina del divorzio in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna della Camera dei Deputati), definizione abbreviata in diversi siti in comunione degli incrementi.
A prima vista sembrerebbe essere una forma di comunione dei beni (Gütergemeinschaft) e invece lo Strambaci Mariani, che non fornisce alcun traducente, lo considera ‘fondato sul principio della separazione dei beni’. Come nella separazione, infatti, ciascun coniuge mantiene la titolarità dei beni acquistati in costanza di matrimonio. Tuttavia, l’istituto è caratterizzato da alcuni limiti al potere di disposizione e dalla necessità di operare, al termine del matrimonio (sia in caso di decesso che di divorzio), il conguaglio degli incrementi patrimoniali (Zugewinnausgleich).
Sarà utile fare un esempio. I coniugi A e B all’inizio del matrimonio sono titolari di 2.000 Euro ciascuno. Allo scioglimento del matrimonio il patrimonio del coniuge A, che magari non avrà lavorato perché si è occupato dei figli, sarà rimasto invariato. Il patrimonio del coniuge B, invece, avrà raggiunto l’ammontare di 20.000 Euro. Dunque, il suo incremento sarà pari a 18.000 Euro il quale andrà suddiviso tra i due coniugi, in modo che a ciascuno spettino 9.000 Euro